La nostra mente può essere paragonata ad una scimmia che salta dappertutto e non è mai contenta di quello che ha; sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e si stanca facilmente.
Nel mondo orientale l’essere umano è visto come unità, non c’è una separazione tra la mente e il corpo perché le parti dialogano tra loro. La mia mente dialoga con le mie emozioni e con il mio corpo. È una comunicazione tra le diverse parti che crea unità. È importante percepirsi integri e uniti per generare armonia entro di noi. Quando ci sentiamo separati vuol dire che le nostre emozioni ci hanno invaso e hanno potere incontrollato su di noi e il corpo è quella esperienza che ci consente l’esperienza del mondo interiore. Se c’è questa connessione vuol dire che ci sarà un elemento che garantisce questa comunicazione e questo elemento è la nostra energia, un elemento dinamico. Ogni cosa manifesta è energia. Tutto è interconnesso, tutto comunica. L’organo che gestisce la distribuzione dell’energia è il polmone, l’organo della respirazione. Se ho consapevolezza del mio respiro nel momento in cui una emozione sorge io posso, attraverso il respiro, regolare l’emozione. Per questo diventa fondamentale portare attenzione al proprio respiro e allenarlo. La respirazione di questa epoca è una respirazione dell’ansia: respiro bloccato e corto, plesso chiuso, sempre in affanno ed emozioni bloccate. Ma un respiro bloccato influenza il nostro stato d’animo e la nostra postura.
Tornando ad una respirazione naturale, di pancia, troviamo – invece – unità. Ritornando ad abitare dentro noi stessi, ritorniamo ad avere quella possibilità di guidare la nostra vita in modo consapevole. Abbiamo risorse, potenziale, strumenti e possiamo tornare a respirare in modo naturale per avere uno stato di calma e di quiete. Grazie alle pratiche di respirazione si modella una mente che va a moderare le emozioni del cuore.
Saper padroneggiare il respiro ci aiuta in tuti gli ambiti della vita: nella gestione quotidiana della mole di lavoro, nella relazione con il partner, i figli e gli amici, in ambito lavorativo.
Se siamo nella respirazione dell’ansia non abbiamo un ritmo umano, una vita con le giuste pause. La nostra vita è fatta di una serie di impegni senza sosta e non andiamo mai in pausa. Quelle pause ci ossigenano. Ci permettono di ricordarci che i ritmi dovrebbero essere diversi. Cerchiamo un tempo solo nostro dove non chiediamo nulla nemmeno a noi stessi, uno spazio che è solo occupato da noi stessi e in quelle pause semplicemente respiriamo liberi, lasciamo andare i pensieri e ci liberiamo dai pesi.