Preservare gli alimenti in modo corretto, seguendo delle semplici regole e attuando piccoli accorgimenti, permette di consumare i cibi in sicurezza, ovvero, privi di microrganismi dannosi alla salute dell’uomo.
La conservazione in casa rappresenta l’ultima fase del “ciclo vitale” degli alimenti prima del loro consumo, ma non per questo deve essere sottovalutata.
I cibi deperibili, cioè quelli freschi e crudi, esposti ad una temperatura compresa tra i +10° e i +50° C, vanno incontro ad una proliferazione batterica considerevole. Ne consegue che gli alimenti, in particolar modo in estate, devono essere riposti immediatamente in frigorifero una volta portati a casa e si deve regolare la temperatura interna dell’elettrodomestico a seconda di quella esterna.
Nel frigorifero gli alimenti devono essere riposti secondo il loro intervallo di temperatura di conservazione. Vale a dire che:
– la verdura e la frutta devono essere collocate nel ripiano dove vi è una maggiore temperatura compresa tra +7° e +10° C;
– le uova, i prodotti a base di latte, crema e panna, i salumi e i prodotti da conservare “dopo l’apertura”, vanno sistemati dove la temperatura è compresa tra +4° e +5° C;
– la carne e il pesce devono essere riposti dove la temperatura è compresa tra 0 e +2° C, ossia nel ripiano più freddo di tutto l’apparecchio.
Non tutta la frutta e la verdura è adatta ad essere tenuta in frigorifero; ad esempio la frutta esotica, gli agrumi, le zucchine o i cetrioli potrebbero essere danneggiati dalla refrigerazione.
Per quanto riguarda la carne occorre considerare che la sua durata di conservazione varia dal tipo.
Un altro accorgimento è quello di non inserire pietanze calde nel frigorifero in quanto farebbero alzare la temperatura interna compromettendo la conservazione di tutti gli alimenti.
Quando si sistemano i prodotti nel frigorifero si deve far attenzione ad evitare le contaminazioni crociate, ovvero, non si devono posizionare sullo stesso ripiano gli alimenti crudi con quelli cotti. Ciò permette di evitare possibili contaminazioni verso alimenti che non devono subire ulteriori trattamenti termici da parte di quelli crudi.
Nel sistemare gli alimenti in casa, si deve leggere se sulla confezione è riportata la dicitura data di scadenza oppure termine minimo di conservazione. La prima espressione viene utilizzata per gli alimenti facilmente deperibili e sta a indicare che il prodotto non deve essere consumato oltre la data riportata, quest’ultima preceduta dalla frase “Da consumare entro il”.
La seconda espressione indica che l’alimento oltre la data riportata può aver modificato alcune sue caratteristiche organolettiche, sebbene possa essere consumato senza rischi per la salute. In tal caso la data è preceduta dalla frase “Da consumare preferibilmente entro il”.
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che la corretta conservazione è essenziale anche per il mantenimento delle proprietà nutritive e delle qualità organolettiche degli alimenti.