Con l’arrivo dell’estate le lunghe giornate favoriscono l’attività fisica all’aria aperta e l’assorbimento di vitamina D, grazie all’esposizione solare. Si passa più tempo fuori casa in compagnia di amici sorseggiando un cocktail piacevolmente freddo o mangiando una fresca e gustosa macedonia! Gli alimenti e le bevande sono resi freddi con l’aggiunta o la messa a contatto diretto con il ghiaccio.
Quest’ultimo, pur essendo ampiamente utilizzato in casa e presso gli esercizi pubblici, come bar, ristoranti e alberghi, non viene considerato come un alimento al pari della carne o della frutta. Il ghiaccio, invece, è un alimento e come tale dev’essere valutata la sua gestione igienico-sanitaria nel sistema HACCP aziendale (acronimo dall’inglese di Hazard Analysis Critical Control Point traducibile in Analisi dei Pericoli e Punti di Controllo Critici), mentre a casa devono essere attuate alcune accortezze al fine di prevenirne le possibili contaminazioni. Il ghiaccio utilizzato per raffreddare gli alimenti e le bevande deve avere le stesse proprietà chimico-fisiche e microbiologiche dell’acqua potabile (per sapere quali sono consultare il sito del Ministero della Salute, www.salute.gov.it) e soltanto in questo caso può essere definito come ghiaccio alimentare. La giusta manipolazione del prodotto, l’uso di strumenti igienizzati e la pulizia delle superfici con le quali viene in contatto, inoltre, sono aspetti da esaminare per una corretta gestione.Esistono tre tipi di ghiaccio alimentare per il cui corretto utilizzo occorre considerare aspetti diversi.
Il ghiaccio domestico può assumere gli odori degli altri alimenti presenti nel frigorifero, se questi non vengono riposti in contenitori a chiusura ermetica e vi si potrebbero depositare eventuali spore fungine. Per un suo corretto consumo si suggerisce di eseguirne la sostituzione ogni due-tre settimane e pulire il frigorifero mensilmente.
Il ghiaccio per gli esercizi pubblici viene prodotto da macchine professionali, le quali devono essere pulite e sanificate dal personale addetto in base alla periodicità indicata nel libretto d’uso e manutenzione. La contaminazione di questo tipo di ghiaccio, infatti, avviene a causa della scarsa pulizia della macchina oppure per una errata manipolazione del prodotto.
Il ghiaccio industriale, infine, viene fabbricato da aziende autorizzate e registrate. Viene venduto in confezioni presso i supermercati ed è quello igienicamente più sicuro da consumare.
Quando il consumatore desidera l’aggiunta di ghiaccio presso gli esercizi pubblici, dovrebbe avere la cura di richiedere quello confezionato da ditte specializzate. Nel caso non sia possibile è buona abitudine accertarsi di come il ghiaccio venga maneggiato dal personale. La corretta procedura dovrebbe consistere nel prelevare il ghiaccio dalla macchina e riporlo immediatamente nel bicchiere, mediante l’utilizzo di utensili adeguati e puliti. Tale regola, comunque, dev’essere rispettata anche in casa, in modo da evitare le contaminazioni crociate tra il ghiaccio e le superfici oppure con gli attrezzi usati per maneggiarlo.