Le informazioni e i consigli del nostro esperto SienaSalute Pierluigi Tempini, farmacista.
Ad oggi (04/ marzo 2020) che, purtroppo, focolai epidemici sono presenti in diverse zone del nostro Paese e i media ci martellano con una telecronaca del virus incessante, non facciamoci prendere dal panico! Ecco ciò che bisogna impegnarsi tutti a mettere subito in atto:
1) EVITARE LA STIGMATIZZAZIONE SOCIALE: il COVID-19 (Coronavirus Disease 2019) non è in alcun modo legato all’etnia delle persone, per cui evitiamo di farci prendere dal panico se entriamo in contatto con persone di etnia differente, piuttosto cerchiamo il più possibile di rispettare il decalogo di igiene personale (mantenere distanza, lavarsi le mani spesso o utilizzare gel disinfettanti, indossare mascherine se si è raffreddati) ed evitiamo stretti contatti con soggetti che manifestino sintomi simil-influenzali (ad esempio tosse, febbre, raffreddore);
2) CONTATTARE I NUMERI TELEFONICI per segnalare se si presume di essere stati contagiati, se si è viaggiato in aree a rischio, se anche abbiamo bisogno solo di informazioni per noi o i nostri familiari/amici:
-1500 il numero del Ministero della Salute, attivo h24 per ogni tipo di informazione sul virus;
-800579579 per i soggetti che hanno avuto contatti, stretti e prolungati, con casi confermati di Covid-19 e per tutte le persone che negli ultimi 14 giorni sono rientrate in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia o da zone sottoposte a quarantena in altre regioni;
-800556060 il numero istituito dalla Regione Toscana per fornire informazioni, orientamento e indicazioni su percorsi e iniziative che riguardano il Coronavirus.
-telefonare al proprio medico di base segnalando i sintomi. Tutti i medici di famiglia hanno a disposizione una scheda di triage telefonico da utilizzare per porre ai pazienti, sospetti di un contagio da Covid-19, domande con le quali dare una prima diagnosi. Sarà sempre il medico di famiglia a consigliare ogni ulteriore step da seguire, compresa la possibilità di prelevare il paziente per un eventuale trasferimento in ospedale.
In generale non c’è bisogno di chiamare il 112 o il 118, se non per casi di immediata e improrogabile emergenza, non solo per il coronavirus.
3) COSE DA NON FARE:
-prendere d’assalto i supermercati e i servizi di prima necessità: non c’è interruzione dei servizi e non siamo in una situazione da “codice rosso” né di pandemia;
-affollare gli ambulatori, le farmacie e gli uffici in genere perché si rischia la diffusione di malattie (non solo il Coronavirus) e di causare disservizi;
-isolarsi e isolare le persone che ci circondano: adesso non è il momento di “chiudersi in quarantena” senza giustificato motivo. Se non ci sentiamo bene dobbiamo contattare il nostro medico prima di tutto e ora più che mai è necessario tirar fuori una buona dose di solidarietà fra cittadini, restando informati presso fonti istituzionali e operatori sanitari;
-recarsi al pronto soccorso se si sospetta di essere stati contagiati, in quanto potremmo diffondere il virus ai pazienti in attesa, sebbene siano stati prediposti dei pre-triage dove i casi sospetti vengono adeguatamente smistati.
4) TENERE BENE A MENTE il decalogo dell’istituto superiore di sanità sulle pratiche di igiene e comportamento, liberamente consultabile qui:
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/img/info/decalogo.pdf
5) dato che mascherine e gel disinfettanti sono difficili da reperire, mi sento di consigliare a chi ne avesse bisogno una semplicissima “ricetta” per produrre in casa una efficace soluzione disinfettante per mani e superfici (dalla British Pharmacopoeia, sezione “Dilute Ethanol”):
-73 ml di Alcool 96° per uso alimentare (non denaturato, ma quello che si acquista al supermarket con cui si fanno i liquori);
-27 ml di acqua naturale oligominerale (basta aprire una nuova bottiglia).
Potete metterlo in un contenitore di plastica spray, anche piccolo, che potrete portare con voi in sostituzione dei gel introvabili. Attenzione all’infiammabilità dell’alcool!