Pubblicizzata come rimedio miracoloso per regolare i ritmi sonno-veglia, risolvere il jet-lag nei viaggiatori transcontinentali, inclusa nella famigerata terapia Di Bella (poi ridimensionata), inserita nei più disparati integratori alimentari per dormire, compresi quelli destinati ai bimbi, è una minuscola molecola: stiamo parlando della Melatonina, battezzata così in nome della scoperta del 1917 in cui l’estratto di ghiandola pineale delle mucche schiariva la pelle delle rane (Mccord e Allen, J. exp. zool., 1917). Circa cinquanta anni dopo si capì che la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale segue un ritmo circadiano [1]. Nel 1995 fu accordato a R. Wurtman del M.I.T. il brevetto per l’impiego a basse dosi nel trattamento dell’insonnia [2], e da lì si aprì un mondo, grazie anche alla diffusione dell’impiego della melatonina a mezzo stampa.
Oggi molti di noi associano a questo composto un concetto di innocuità e benessere. Difatti alle dosi consigliate e per breve tempo può fare davvero bene, rieducare l’encefalo a un ritmo circadiano regolare, tanto da essere associata ad estratti vegetali di vario tipo (passiflora incarnata, Valeriana, Escolzia/Papavero della California, Avena sativa etc.), per potenziarne gli effetti “soporiferi”. Il primo campanello d’allarme venne però dal Ministero della Salute, che ridusse i dosaggi (che prima variavano da 1 a 5 mg pro dose) a 1 mg, proprio per evitare possibili effetti avversi, considerando che il nostro organismo ne produce assai meno (circa 100 volte meno di 1 mg!) e mantenendo la sola specialità medicinale in commercio (2 mg) sottoposta all’obbligo di prescrizione medica. [3]
Da un po’ di tempo, nella quotidiana pratica professionale, si nota tutto un fiorire di integratori di melatonina per i nostri piccoli e c’è da chiedersi fino a che punto sia sicuro somministrare a un bambino, finanche neonato, un neurotrasmettitore potente come questo. Molti sono i rimedi erboristici e non per tranquillizzare i nostri bambini senza dover ricorrere per forza alle “goccioline” per dormire, di cui si ricorderanno (speriamo di no) da adulti.
C’è da dire che non esistono validi studi scientifici che dimostrino l’assenza di effetti avversi nell’uso cronico di Melatonina, mentre nel breve periodo (1-2 settimane) è innocua.
Biblio/sitografia:
[1]H. Lynch, Wurtman, R. Moskowitz, M. Archer, M. Ho, M., “Daily rhythm in human urinary melatonin”, in Science, vol. 187, nº 4172, 1975, pp. 169–71;
[2]https://web.archive.org/web/20180204070309/http://www.patentgenius.com/patent/5449683.html
[3]https://web.archive.org/web/20180422062859/http://www.melatonina.it/circolare-2013-melatonina-1-mg.html
-https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/ormoni/melatonina.html;
-https://www.repubblica.it/salute/medicina/2017/02/20/news/melatonina_per_dormire_quanto_e_sicura_-158756984/?refresh_ce (INTERESSANTE);
-http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsplingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=1154
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