Ci stiamo preparando alle meritate vacanze ma, da quanto emerge da una ricerca americana, tre lavoratori su quattro non sono in grado di sfruttare completamente il proprio periodo di vacanza.Le ragioni riguardano la paura di rimanere indietro con le cose da fare, di perdere la promozione sperata, o addirittura il lavoro. Molti di noi hanno, quindi, il timore di dedicarsi completamente al riposo per paura di perdere possibilità e occasioni lavorative. Ma è davvero così? Fermandoci completamente perdiamo delle opportunità? In realtà è il contrario: se non ci fermiamo, perdiamo brillantezza e capacità mentali. Il lobo frontale del nostro cervello, infatti, (implicato nei processi di ragionamento, pianificazione, presa di decisione e giudizio) lavora in maniera più creativa quando il cervello non è sotto sforzo e non è aggrovigliato da molteplici pensieri.
Questo perché la mente, quando non è continuamente sollecitata da impegni, compiti e problemi, connette idee casualmente e le consolida a conoscenze precedenti, formando nuovi pensieri che favoriscono il raggiungimento di soluzioni ottimali ai propri obiettivi.
Inoltre, corpo e cervello non sono equipaggiati per affrontare periodi di stress cronico e necessitano di pause per ricaricarsi. In caso contrario il sistema endocrino rilascia l’ormone cortisolo che può danneggiare l’ippocampo, l’area del cervello deputata alle funzioni di apprendimento e di memoria. Quindi fare delle vacanze rigeneranti risulta fondamentale per cogliere opportunità e nuove prospettive. Gli effetti benefici delle vacanze purtroppo però non durano a lungo. Al più tardi a distanza di un mese dalla loro conclusione, resta davvero poco della sensazione di benessere.
Se però il tempo libero viene utilizzato per rilassarsi e se non c’è troppo lavoro che si è accumulato e ci aspetta al rientro, gli effetti benefici delle vacanze scompaiono più lentamente.
Come possiamo fare per aumentare quell’effetto rilassante dato dalle vacanze? Ecco 5 riflessioni su basi scientifiche:
1. spostare l’attenzione sul momento presente, eventualità per la quale gli americani hanno anche inventato una parola apposita, staycation – l’insieme di “stare” e “vacanza”- che crea un assetto piscologico in cui riusciamo a goderci di quello che viviamo anche non in vacanza, anche attraverso attività come lo yoga e la mindfulness;
2. fare tanti piccoli viaggi, piuttosto che una lunga vacanza;
3. avere anche dei momenti di apprendimento in cui sviluppare competenze collaterali;
4. uno studio olandese dimostra che spendere tempo a pianificare le vacanze fa già sentire bene, quindi investi in questa parte che è parte del piacere del viaggio;
5. continuare a prenderti cura del tuo corpo attraverso l’esercizio fisico.